la storia

1945
2007

Nell'elegante e raffinato negozio di via Cibrario,23, il Giorgio Gussone rappresenta ormai la quarta generazione della sua famiglia ad occuparsi dell'arte orafa e orologiaia.

Dapprima il bis nonno Oreste a Torino,vincitore tra l'altro di numerosi premi per la costruzione di preziosi manufatti,si occupava della riparazione di orologi e pendoleria.

Poi il nonno Andrea che,costretto a sfollare a Lanzo durante la Seconda Guerra Mondiale e  associatosi all'antica orologeria Bertolotti nel 1945,ha proseguito nell'attività del padre con lo stesso amore e passione che avevano contraddistinto il suo predecessore.

Fin quando nel 1971, il padre Claudio ha avviato la conduzione del prestigioso esercizio. Con le sue idee innovative nell'arte del commercio al dettaglio ha contribuito al rilancio della sua attività. Fino ad arrivare alla mostra di gioielleria del 1994 nei saloni dell'ATL di Lanzo,durante la quale per tre giorni sono stati esposti gioielli delle migliori case orafe valenzane.

Dal 2002 Giorgio e sua moglie Simona si occupano della omonima gioielleria con lo stesso amore e la stessa passione che hanno contraddistinto i loro predecessori.E che ne fà,a tutt'oggi,uno dei negozi più apprezzati della zona.

Lo spirito audace e la giovane età hanno contribuito a spingere i due giovani all'acquisizione di nuovi marchi e idee che rispecchiano maggiormente la vivacità e la modernità del momento che stiamo vivendo.

Estratto dal periodico "Il Borgo" anno v numero 8 aprile 2007
"Piazza San Chiri anni '50-'60 profumi,suoni,colori...ricordi" di Daniela Della Casa

"Rivedo negozi ora scomparsi come il colorificio Savant,i casalinghi Magnetti,la macelleria Peraudo,e i fiori Revelli,altri rinnovati ed ampliati come la Gioielleria Gussone.

Quest'ultimo, piccola, elegante gioielleria proprio accanto al laboratorio dolciario di papà(ora 'l turcet di Airola),era per me luogo di magia.

c'entravo sovente con Maria Grazia,la mia amica del cuore,e guardavo affascinata il signor Francesco che con una strana lente su di un occhio,lavorava su vecchi e delicati orologi.

Mi faceva impressione veder togliere e mettere quel piccolo arnese con una smorfia buffa del viso e ammiravo quelle lunghe mani sottili che manovravano minuscole pinzette."

 

Articolo gioielleria del 1932 (Parte 1)
Articolo gioielleria del 1932 (Parte 2)

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